Se dico Natale riuscite a sentirne il profumo nell’aria?
Natale si sta avvicinando e il web è già pieno di foto di dolci tipici, eleganti e coreografici, che adornano le tavole delle nostre case.
Quindi grembiule, farina e sbattitore alla mano: è il momento di cimentarsi nella realizzazione di una ricetta natalizia!
Il pandoro è uno dei dolci che rappresentano al meglio la tradizione natalizia. Il pandoro, però, non è semplice da realizzare come dolce fatto in casa, e soprattutto richiede giorni di lievitazione.
Origini del pandoro
Questo dolce, soffice e genuino, è amato da grandi e piccini. Farcito o al naturale, il pandoro è considerato uno tra i dessert più consumati.
Le origini del pandoro sono abbastanza incerte. Nato come pane dolce, e ritenuto probabilmente un’evoluzione della brioche francese, la prima testimonianza certa in Italia risale alla tradizione veronese di fine ‘800, ed è attribuita alla tradizione pasticcera della casa reale degli Asburgo.
Il 14 Ottobre del 1884 è la data di nascita del pandoro moderno: questo è il giorno in cui il pasticcere veronese Domenico Melegatti consegnò il brevetto del pandoro al Ministero dell’Agricoltura e del Commercio del Regno d’Italia. Melegatti modificò una ricetta preesistente del Leva, un dolce natalizio veronese, aggiungendo uova e burro ed eliminando la copertura di zucchero e mandorle, per facilitare la lievitazione (Fonte: Le decisioni di investimento industriale. Tra consuetudine e cambiamento di Francesca Simeoni, Giuffrè Editore).
Il pandoro prese il suo nome dal colore giallo oro che le uova conferivano all’impasto.
La caratteristica forma dello stampo a piramide tronca fu disegnata dal pittore Angelo dell’Oca.
Profumo di pandoro, zucchero di nuvola.
Piove sui vestiti al primo morso.
È infanzia, ancora.
(CryScRyx, Twitter)
Ricetta del pandoro con lievitazione veloce
Cari amici, ho pensato di condividere con voi una ricetta facile e gustosa per realizzare un prelibato e soffice pandoro versione flash, lievitato in tempi brevi.
Ingredienti
- 250 gr Farina 00
- 250 gr Farina Manitoba
- 150 ml Latte
- 12 g Lievito di birra fresco oppure in polvere
- 170 gr di Burro
- 1 bustina di vanillina o una fialetta di aroma di vaniglia (sostituibile con la buccia grattugiata di limone)
- 75 gr Zucchero
- 1 cucchiaino di miele
- 2 Uova
- 1 tuorlo d’uovo
- 3 g Sale
- 70 gr di Gocce di cioccolato (facoltativo)
- Stampo per pandoro
Procedimento
Munitevi di sbattitore e di un contenitore e sbattete le uova il tuorlo e lo zucchero finché non diventa un composto schiumoso.
Versate il lievito fresco in una ciotola capiente e sbriciolatelo. Aggiungete a filo il latte tiepido e sciogliete il tutto.
Unite le uova e versate a pioggia i due tipi di farina. Impastate il tutto a mano e continuate ad amalgamare, cercando di eliminare i grumi presenti.
Ammorbidite il burro, utilizzando un forno a microonde oppure sciogliendolo a bagnomaria, e unitelo al composto insieme al miele, alla vanillina, al sale e alle gocce di cioccolato.
Impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. A questo punto, coprite la ciotola con un panno e lasciatela lievitare in forno spento con la lucina accesa per un circa un’ora; allo scadere del tempo assicuratevi che il volume dell’impasto sia raddoppiato.
Quando sarà lievitato a sufficienza, trasferite il composto su un piano da lavoro e ripiegatelo su sé stesso.
Imburrate l’interno dello stampo per pandori e versate il panetto di composto, cercando di allungarlo verso le punte.
Coprite la superfice dello stampo con una pellicola trasparente e lasciatelo lievitare in forno spento, finché l’impasto avrà superato la superfice dello stampo di almeno 2 cm. Nel caso abbiate una fonte di calore a disposizione, ad esempio un camino acceso oppure un termosifone funzionante, ponete lo stampo nei pressi della fonte di calore ben coperto da un panno, così da velocizzare i tempi di lievitazione.
Quando pensate che sia lievitato al punto giusto, togliete la copertura e infornate in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti.
Una volta sfornato, fate raffreddare il vostro pandoro e spolveratelo con zucchero a velo.
Nel caso vogliate farcirlo vi consiglio di tagliare il pandoro a fettine orizzontali, ottenendo così delle fettine a forma di stella, e di stendere una crema a piacimento (mascarpone, cioccolato, ecc) tra questi ripiani. Potete ricomporre poi il pandoro creando una sorta di alberello natalizio.
Servite il vostro pandoro accompagnandolo con una deliziosa cioccolata calda o con delle frizzanti bollicine.
Il profumo dello zucchero a velo sul Pandoro patrimonio dell’umanità
(Sempreciro, Twitter)